S. Maria Maddalena de' Pazzi - Biografia





S. Maria Maddalena (Caterina - Lucrezia) del Verbo Incarnato, appartenente alla nobile famiglia fiorentina Pazzi, nacque il 2 aprile 1566 da Camillo di Geri e da Maria Maddalena Buondelmonti. A 16 anni, malgrado la contrarietà dei genitori, entrò nel Carmelo S. Maria degli Angeli (1450), sito nel rione Cestello della sua città natale. Fece  la sua  professione in infermeria, il 27 maggio 1584, per la festa della SS. Trinità. 

Dal 1584 al 1595, la sua vita interiore, intensissima, maturata nel confronto con la Parola celebrata nella Liturgia, si espresse in molti modi, anche con discorsi, meditazioni ad alta voce, gesti simbolici, estasi. Le sorelle si attivarono, dietro incarico del responsabile del monastero, d. Agostino Campi, per trascrivere le sue parole che furono raccolte in cinque volumi.

Sulle orme di Caterina da Siena, al cuore della sua esperienza, plasmata dalla contemplazione della Trinità che si rispecchia nella creatura umana, sta ”l’ansioso desiderio” del rinnovamento della Chiesa. Ella sapeva come, tanto la comunità ecclesiale, Sposa di Cristo, quanto le creature, sono amate infinitamente dalla Trinità Santa, ma troppe volte “ritardano” nella propria risposta all'Amore.


Perché ogni persona potesse sperimentare quel Dio comunicativo che le appassionava la vita, provò anche a parlare e scrivere ai responsabili della Chiesa del suo tempo, compreso l’arcivescovo  Alessandro de’ Medici e il papa Sisto V, senza ottenere apparenti risultati. Ciò nonostante, la sua vita donata fu impegnata a tessere itinerari di fedeltà allo Spirito e alla propria coscienza, nel dialogo e nella comunione tra le sorelle e  i credenti.





La sua testimonianza richiama anche alla Chiesa del nostro tempo la centralità del Dio Trinità che vuole donarsi alla sua creatura e coinvolgerla nel suo Amore trasformante.

Spirata il 25 maggio 1607, Suor Maria Maddalena, “piccolo campanuzzo” per svegliare i Cristiani dormienti, fu proclamata Santa da Clemente IX il 28 aprile 1669. 

Il suo corpo riposa nel suo Carmelo, insieme a quello della Beata Maria Bartolomea Bagnesi domenicana, sulle verdi colline fiorentine di Careggi.

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